Mi è impossibile pianificare il lavoro. Cerco la disciplina, ma alla fine prevale l’indole creativa, nelle sue fasi di indolenza e di reattività vulcanica. Ho quaderni pieni di appunti, pareti di libri da leggere, progetti più o meno ambiziosi abbandonati per altri più urgenti. E la vita è un assedio, per fortuna: tengo spalancate tutte le porte, sempre, anche quando sembro rintanato chissà dove.
Qui mi concederò la prova di un nuovo metodo, aprendo l’officina al pubblico, cercando addirittura di coniugare Scrittura e Scuola, come ho preannunciato [Preambolo]. In questo modo, forse mi riuscirà di rendere meno provvisorio anche il passo occasionale. A me una visione d’insieme sembra preannunciarsi, ma non posso governare l’avventura. «Noi pensiamo ad andare. Saranno altri, se lo vorranno, a disegnare le mappe» (Antonio Moresco)

Vittorio Sereni, il fantasma del lago
Voi morti non ci date mai quiete
Sereni
Di…

La sfida Real – Juventus come letteratura

Dieci aforismi
*…

La voce, l’ascolto, lo sguardo

Brullo come San Paolo, eretico e colossale

Autodafè dello stregone

Difesa della vacanza

Abbasso il saggismo saccente sul nulla

Sordo alla nuova poesia

La lingua salata di De Andrade

È un’altra storia, adesso

I dieci libri più belli (eh?!)
AUTORE
Marco Merlin
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