Una vena poetica curata e slang (di Fabio Simonelli)
In alcuni punti appare in tutta la sua forza trattenuta la linea di un ipotetico Tondelli poeta
Una vena poetica curata e slang quella di Andrea Temporelli, che in questa sua opera prima (Il cielo di Marte, Edizioni Atelier, Borgomanero), si indigna e ama a un tempo. Il tono alterna una sapienza versificatoria costantemente cercata in letture di autori della poesia del Novecento (italiana e no) e l’impeto descrittivo di chi, se pur giovane, ha già avuto modo di saggiare le arcate spigolose della vita. In alcuni punti appare in tutta la sua forza trattenuta la linea di un ipotetico Tondelli poeta, mentre altrove uno straniamento triste e coraggioso regna sovrano, “(come svegliarsi nel sogno di un altro)”.
(Fabio Simonelli, I libri di poesia, «Poesia», XIII, 138, aprile 2000, p. 26)
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!