Libri di Andrea Temporelli

La responsabilità del poeta (di Sandro Montalto)

Consapevole della forza della parola poetica […] Temporelli si adopera perché sia rimessa in primo piano la dimensione etica della poesia

In questa breve silloge Temporelli ripercorre i momenti più importanti della sua formazione poetica e della sua crescita nel mondo letterario, avvenuta tutta all’interno della redazione della rivista «Atelier» di cui è redattore. Sigilla i temi del fare poesia e della fine dell’adolescenza (intesa sia come epoca che come modo) già al centro dei precedenti lavori, completa il quadro del proprio passato elaborando le più recenti esperienze ed affina i validi strumenti metrici e retorici.

Lotta con le diverse immagini del sé in formazione anche condannandole ad essere dette in diversi stili, che vanno dal prosastico al (rarissimo) lirico, dal colloquiale al sarcastico. Ed il rifiuto del lirico, nonché l’adesione perfetta delle parole ai temi, senza che siano necessari simbolismi, sarebbero tutti da approfondire, come segno chiaro della manifestazione di un disagio e di un autentico dramma, nonché frutto di un’urgenza di dire e denunciare.

Consapevole della forza della parola poetica («Ti giuro c’è chi scrive / per uccidere») Temporelli si adopera perché sia rimessa in primo piano la dimensione etica della poesia, nonché sia riesumata la responsabilità del poeta. La sua è in ultima analisi poesia di denuncia: ultimo e nuovo (nel percorso di Temporelli) tema è il rapporto conflittuale tra giovani poeti e referenti, padri letterari, autori famosi, insomma contro le generazioni immediatamente precedenti impegnate in vacui festival a fare «bellamente / il compitino di poeta» in questo «paese / fondato sui poteri occulti».

(Sandro Montalto, «Il Segnale», XIX, 57, ott. 2000, p. 57)

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