Quasi a esorcizzare la brevità della vita (di Antonio Bianchetti)
È un lungo assolo di uno dei più promettenti autori del nostro tempo
“Il cielo di marte” è il titolo di una delle più belle raccolte di poesie apparse in questi ultimi anni in Italia. Pubblicata nel 2005 dalla collana “bianca” di Einaudi e scritta da Andrea Temporelli, alias Marco Merlin, che usa pseudomino e nome legati alla sua vicenda personale (il nome è quello di un suo fratello morto in giovane età e il cognome è quello della madre da nubile, anch’ella prematuramente scomparsa), per unire in maniera lirica la profondità dei suoi affetti. Tutta la raccolta è infatti legata alla sua interiorità e a vicende simili di amicizie e amori, a volte non propriamente suoi ma, intrinsecamente appartenenti a se stesso, come un duplice specchio che riflette all’infinito i suoi pensieri. Un sosia in cerca di altri sosia, o un suo doppio ripetuto continuamente per rafforzare alla fine la primitiva immagine. Quasi a esorcizzare la brevità della vita e dei sentimenti, e a liberare quella forza vitale troppo spesso nascosta nei lati oscuri dell’anima.
Queste poesie si lasciano assaporare dentro e fuori il suo bellissimo canto, perché l’autore non si lascia intrappolare nella poetica del frammento, nella linea che ha imprigionato tutta la Poesia del ’900 dentro all’idea del “m’illumino d’immenso”, o di una sintesi che ha ucciso tutto il senso della parola “lirica”. Lui canta, recuperando il senso originario di questa antichissima forma d’arte: da Omero a Virgilio, da Petrarca a Dante, fino a alcuni importanti autori anglosassoni e americani come Eliot ed Ezra Pound, o al Pasolini più intenso de “la ricchezza”.
Leggere tutta la raccolta è come scivolare nella bellezza della sua musicalità, assaporando le storie personali che si avvicendano e che diventano nostre, anche nelle nostre interpretazioni, perché è bello sentire finalmente un poeta che ha voglia di raccontarsi senza pregiudizi, senza nascondersi dietro a brevità inconsistenti.
È un lungo assolo di uno dei più promettenti autori del nostro tempo e che vi lascio gustare con una delle sue composizioni… [segue Diceria del poeta]
(Antonio Bianchetti, http://antoniobianchetti.wordpress.com/2010/01/31/il-cielo-di-marte/)
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