Salesiani in salsa laica
Datemi una chitarra, un pallone e un libro e vi mostrerò che cos’è un salesiano.
Il libro, ovviamente, è anzitutto il vangelo, ma anche il libro di scuola. Il sistema preventivo di don bosco, come è noto, si è infatti specializzato in ambito pedagogico.
Oggi probabilmente accanto alla chitarra, al pallone e al libro dovrebbe comparire anche un mouse, perché i nuovi ambienti in cui è necessario intercettare i giovani sono le piazze virtuali del web e i salesiani sono tra i primi ad averlo capito e ad aver accolto la sfida.
Ma il grande patrimonio pedagogico di don Bosco oggi deve attraversare una sfida cruciale: c’è un passaggio di consegna in atto, che chiama in causa il mondo dei laici. La crisi vocazionale rende indispensabile che l’impegno educativo in tutti gli istituti salesiani coinvolga i laici non più in un rapporto subalterno, ma pienamente paritario.
Ed è all’interno di questa prospettiva che mi piacerebbe cominciare ad annotare, di tanto in tanto, questa estate, qualche pensiero che nasce dalla mia esperienza ormai ventennale all’interno della scuola che si ispira a don Bosco. Saranno utili per comporre il quadro che definisce il metodo con cui, ogni anno, affronto la nuova sfida delle mie classi.
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