Verifica della storia
VERIFICA DELLA STORIA
(da Il cielo di Marte)
Sì, va bene, l’amore e tutto il resto,
ma qui fanno domande
precise, perché vivere non basta
e dio non è possibile. Da secoli
(Con questo inchiostro magari s’impastano
le loro voci? Presto
diventeranno calce senza eco)
Un confine, cos’è?
Un nome, lo spavento
di somigliarsi (Ora anche tu sei me,
proprio in questo momento)
Dirai che non c’è storia e forse annaspo,
che la morte non è
un privilegio, ma un punto di vista.
Non hai scelta. Pensaci bene. Qui
con me a rispondere (Ma un comunista,
in cosa crede?) Diaspora
di un popolo minuscolo tra il sì
e il no dei questionari,
patria non c’è, è importante
trovare le pianure, i fiumi, i mari
l’Ossezia sull’atlante
Quest’anno da una terra di ossa piccole
cominceremo, poi
saranno guerre mondiali, problemi
d’ecologia, proposizioni astratte,
ricerche, controversie, dati, schemi,
un lessico più ricco,
eroi, battaglie grandiose e disfatte
clamorose (Non sanno
con che angoscia li fissi.
Per loro cominciare anche quest’anno
sarà molto bellissimo)
Muori dunque nelle tue presunzioni,
muovi verso di loro
senza il fardello di cui t’ammantavi.
Che cos’hai da insegnare veramente
se non lo smarrimento agli occhi avidi
di tutte le visioni
con cui porti l’offerta del tuo niente?
Che sia un plagio d’amore
questo mestiere povero
e splendido, la pasta di scrittore
cotta alle loro prove
Non credere, perciò, che queste frasi
siano embricate male,
la storia c’è, la torsione di voce
non è questione di stile, non più:
si rischia d’essere se dalla foce
l’io si apre nello spasimo
di congiungersi agli altri. Dire tu,
dire io, dire noi
non è atto di superbia
davanti a questi volti, purché poi
passi a virgole e verbi
(L’opera scelta come copertina è di Giovanni Miuccio.
Cliccare sull’immagine per la visualizzazione completa)
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