Primo giorno di scuola, di Giovanni Miuccio, matita, 23x32 cm

Verifica della storia

VERIFICA DELLA STORIA

(da Il cielo di Marte)

 

Sì, va bene, l’amore e tutto il resto,

ma qui fanno domande

precise, perché vivere non basta

e dio non è possibile. Da secoli

(Con questo inchiostro magari s’impastano

le loro voci? Presto

diventeranno calce senza eco)

Un confine, cos’è?

Un nome, lo spavento

di somigliarsi (Ora anche tu sei me,

proprio in questo momento)

 

Dirai che non c’è storia e forse annaspo,

che la morte non è

un privilegio, ma un punto di vista.

Non hai scelta. Pensaci bene. Qui

con me a rispondere (Ma un comunista,

in cosa crede?) Diaspora

di un popolo minuscolo tra il sì

e il no dei questionari,

patria non c’è, è importante

trovare le pianure, i fiumi, i mari

l’Ossezia sull’atlante

 

Quest’anno da una terra di ossa piccole

cominceremo, poi

saranno guerre mondiali, problemi

d’ecologia, proposizioni astratte,

ricerche, controversie, dati, schemi,

un lessico più ricco,

eroi, battaglie grandiose e disfatte

clamorose (Non sanno

con che angoscia li fissi.

Per loro cominciare anche quest’anno

sarà molto bellissimo)

 

Muori dunque nelle tue presunzioni,

muovi verso di loro

senza il fardello di cui t’ammantavi.

Che cos’hai da insegnare veramente

se non lo smarrimento agli occhi avidi

di tutte le visioni

con cui porti l’offerta del tuo niente?

Che sia un plagio d’amore

questo mestiere povero

e splendido, la pasta di scrittore

cotta alle loro prove

 

Non credere, perciò, che queste frasi

siano embricate male,

la storia c’è, la torsione di voce

non è questione di stile, non più:

si rischia d’essere se dalla foce

l’io si apre nello spasimo

di congiungersi agli altri. Dire tu,

dire io, dire noi

non è atto di superbia

davanti a questi volti, purché poi

passi a virgole e verbi

(L’opera scelta come copertina è di Giovanni Miuccio.
Cliccare sull’immagine per la visualizzazione completa)

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