Padri e figli

Padri e figli

Padri e figli

Si nasce sempre da padri malcerti.

E non basta una vita alla parola

come un dialetto storpia

che si impasta con quella più pulita

imparata per fare innamorare

le labbra delle donne, perché posino

su questa nostra pelle d’uomini

che di creare il mistero non sanno.

Si riconosce sempre tardi

il malseme di un nome che crediamo

di cancellare infine

dicendo bene, scrivendo. Finché

stupiamo un giorno a leggere

sul volto amato e interminabilmente

la smorfia di un amore

tràdito in altra vita.

Si muore sempre presto e senza onore —

ma tu sai la delusione che vivo,

sei tu la tradizione mentre scrivo

 

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