SOS poesia: sostenere?
La poesia non vende… Oggi la poeticità è saturata dalla canzone… La poesia andrebbe sostenuta istituzionalmente, un po’ come il teatro (ma quale teatro, poi?)… Non ci sono più gli editori di una volta… Bah, non ne posso più di simili discorsi.
Credo che la poesia sia impopolare, perché marginale, potente, preziosa. Credo che non abbia troppo bisogno del lavoro di sostegno dei poeti – come l’erba, saprà attecchire dove deve – se la coscienza umana non è destinata a sparire.
E in tutto questo i giardini vanno curati, l’erba seminata, tagliata. Occorre distinguere lo stelo prezioso, difenderlo.
In questo senso, segnalo la richiesta di sostegno di Giulia Martini, che attraverso un sistema di prenotazioni arriverebbe a pubblicare il suo libro, Coppie minime. Da quel che ho letto (per esempio qui e qui), ai tempi dell’impresa delle pubblicazioni di Atelier, avrei pubblicato il suo libro (gratis, ovviamente).
La poesia in generale e quella di Giulia nel caso attuale, è degna di attenzione. A ciascuno il diritto di ignorarla e calpestarla o di accorgersi della sua forza, umile e inarrestabile.
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