Non c’è più tempo
Non c’è più tempo. La disciplina non basta più. Occorre darsi inizio, prima che.
Ormai tutto è definitivo. Non potrebbe essere altrimenti.
Perciò m’incammino verso la cima del vulcano. Scenderò nel cratere. Smuoverò qualche pietra, fino a trovare quella giusta.
Sacrificare la vita per questo? Che brilli, che bruci, che faccia male.
Purché gli altri siano risparmiati.
Sarà un’eruzione immane e silenziosa?
Cammino su queste domande, su tutte queste sillabe: sono i nodi della corda che mi portano davanti all’oracolo.
La profezia privata, si scrive.
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