Sulla soglia di un nuovo romanzo
Sull’importanza dell’incipit di un romanzo e in particolare delle prime pagine si è già detto tutto. E’ dunque ben chiaro che se il matrimonio tra lettore e scrittore s’ha da fare, dipende proprio dall’inizio dell’opera. Forse però si può sottolineare ancora quanto le prime righe siano fondamentali per la generazione stessa dell’opera. Prima ancora che il lettore esista, quando è ancora solo un fantasma dietro la schiena dell’autore, l’avvio dell’opera è lo schiudersi dell’orizzonte definitivo. Se tale orizzonte verrà tradito, se dovesse esserci per qualsiasi ragione una superfetazione creativa, l’opera risulterà probabilmente corrotta, ibrida. Piuttosto, allora, converrà sostare davvero sull’incipit e provare tutte le variazioni possibili. Poi, trovata l’intonazione, sarà possibile procedere.
Oppure l’inizio si può anche fraintendere, trovare in seguito la giusta dimensione, e spostare la soglia più in là, cancellando la precedente e rimuovendone ogni traccia, ogni ombra, ogni odore?
Ricordare il piccolo trucco offerto ai miei alunni, bloccati sulla soglia di un tema: saltare l’inizio.
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