VOCI PREZIOSE E SOMMERSE
Spesso si elabora un giudizio pigramente negativo rispetto alla letteratura contemporanea, sull’onda di polemiche, battute, considerazione dei libri che seguono il mainstream, premi letterari, kermesse per il grande pubblico.
Se è vero che il panorama è complesso e la visibilità non sempre premia i migliori, anzi, quasi mai, occorre impegnarsi per essere lettori attivi, che sanno cercare gli indizi giusti, certi che il meglio è nascosto, talvolta sommerso.
Soverchiata dalla leggi economiche, imbavagliata dai circuiti che stanno mettendo radici sempre più profonde (social network, agenzie letterarie, festivals, scuole di scrittura, ecc.), la società letteraria, che in qualche modo (pur senza idealizzarla) garantiva una forma di setaccio e di difesa dell’autorevolezza al di là del riscontro meramente numerico, languisce.
Voci preziose del nostro presente non mancano, non possiamo aspettarci che il pantagruelico mercato editoriale ci butti addosso il meglio. Ormai demandiamo persino al televisore la scelta dei film. Non aspettiamoci di dare vita a un canone letterario basato su qualche algoritmo. Ci sono libri meravigliosi che ci aspettano, da qualche parte. Spesso, dietro quei libri ci sono anche persone altrettanto meravigliose, fragili e potenti insieme, che non sanno o non vogliono sguazzare nelle piscine predisposte all’uopo. Ne ho le prove.
Vogliamo le prove
Si sta lavorando. Nottetempo. Come si può. Da soli. Ma a breve mostrerò le tracce d’oro