Milo De Angelis
Si ragionava, ieri, della difficoltà nel mondo della scuola di raccontare l’esperienza poetica contemporanea. È il problema, ormai annoso, della mancanza di un canone di riferimento.
Nel contesto di quella che a suo tempo – quando mi ero impegnato in un lavoro critico proprio su questo margine – definii fine della tradizione, mi piace riproporre qui un vecchio saggio che riguarda uno dei poeti che non potrà mancare in qualsiasi storia della poesia italiana di fine Novecento-primi decenni del XXI secolo. Si tratta di Milo De Angelis.