Cominciare l’Odissea
Ogni traduzione è una reinterpretazione del testo, quindi un’opera originale. Si dovrebbe sempre leggere una traduzione con la consapevolezza di camminare su un ponte che desidera portarci sul continente di una nuova lingua.
Così in classe abbiamo recentemente confrontato alcune traduzioni dei primi versi dell’Odissea. Qui di seguito ne riporto altre ancora, quelle che ho a portata di mano nel mio studio (in particolare, quelle di due poeti come Emilio Villa e Daniele Ventre – magari quest’ultimo vorrà intervenire qui sotto con un suo commento?). L’obiettivo era cercare di mettere a fuoco la poetica implicita nella traduzione oggi più diffusa, quella di Rosa Calzecchi Onesti, e imparare a commentare una traduzione. Dopo i testi, sotto forma di appunti sintetici, ripeto qualche semplice considerazione. Continua a leggere