Tag Archivio per: LETTERATURA

La letteratura presa a calci

Un po’ a sorpresa anche per me, è uscito un mio nuovo libro. Si tratta di una raccolta di vari interventi sulla letteratura: affondi, provocazioni, rimuginamenti vari, che hanno trovato l’attenzione di Alessandro Ramberti e, essendo risultati tra i vincitori del premio Faraexcelsior, ora trovano ospitalità nel catalogo di Fara editore.

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Pietra

Splendere ai margini. Un’antologia di narratori

A settembre è uscita l’antologia Splendere ai margini. Narrazioni emergenti, che ho curato per l’editore Oligo. Qual è il significato di questa impresa? Direi che questo libro è un sasso, un mazzo di fiori, una mappa.

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Canone da costruire. La carota per smuovere la bestia

Come si costruisce un canone

Immaginiamo un’antologia che voglia raggruppare i migliori autori di una data epoca.

Quanti dovrebbe accoglierne? Per definizione, se si tratta di un’antologia che lavora in una prospettiva canonizzante, dovrebbe essere un numero ristretto. Ma che significa “ristretto”? Devono essere pochi in termini assoluti oppure in proporzione rispetto alle proposte editoriali e agli autori che si presume siano meritevoli? Crediamo ancora nelle triadi e nei poeti che nascono così rari in un secolo oppure pensiamo che per tutto il Seicento, per dire, valga la pena ricordare due/tre scrittori, mentre arriveremmo a venti o trenta per il Novecento, o il Duecento? Si può ipotizzare, comunque, che ogni intervento canonizzante tenderà a essere più indulgente verso la propria epoca, dal momento che il passato si avvale del senno di poi e della sedimentazione di valori messi alla riprova del tempo.

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Catena di produzione

Dis/corso di scrittura creativa

Per le prime puntate della serie L’apprendista genio, il Dis/corso di scrittura creativa che porto avanti, più o meno settimanalmente, sul canale YouTube, ero riuscito anche a scrivere un testo corrispondente, pubblicato su questo sito. Poi la pigrizia e gli impegni, per la scuola anzitutto, mi hanno fatto perdere il ritmo. Ecco qui un elenco di ciò che ho avuto modo di raccontare a voce, in questi mesi.

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Emilio Fede e Silvio Berlusconi

Lo scrittore spocchioso e il pubblico ignorante. Sulla tribù endogamica dei poeti

Ogni tanto, in particolare sui social, qualcuno mi rimprovera di ricadere nella più classica delle contrapposizioni, quella che vede lo scrittore spocchioso fronteggiare la massa ignorante del pubblico, con il risultato di allontanare eventuali lettori, anziché avvicinarli alla poesia. Com’è possibile che si generi un simile equivoco? Credo che vadano considerate alcune variabili. Vediamo almeno quelle che mi vengono in mente.

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Amicizia

Plusvalenze letterarie

Si discute spesso, e ancor più si fanno pettegolezzi, intorno alle cricche letterarie, ai giochi di scambi di favore di taluni che si considerano “amici”. Senza cadere nel moralismo, cerchiamo di puntualizzare cinque buone prassi, per difendere sia l’amicizia sia la credibilità letteraria Continua a leggere

sfida ai mulini a vento

Sfida al mondo editoriale

Da tempo ormai i libri sono diventati pura merce. La filiera editoriale, dalla scelta di un’opera alla distribuzione e alla quasi immediata resa e macerazione della stessa, ha logiche perverse. Ma rimpiangere gli editori illuminati del bel tempo che fu non serve a niente. Quella che poteva essere una “comunità di scrittori”, una “repubblica delle lettere” o comelasivogliachiamare resta sommersa e lacerata, erosa inesorabilmente dalle dinamiche della società liquida e dei nuovi rapporti impostati sui social. I ruoli si sono scontornati e confusi: editore o stampatore? editor o co-autore? scrittore o agente? critico o lettore? maestro autorevole o animatore di corsi di scrittura? E così via. Chi non ha santi in paradiso, ma è consapevole del proprio talento, se decide di perseguire una sorta di “carriera” deve tessere pazientemente una tela infinita, giocare su più tavoli, accettare compromesse e calcolare sapienti autocensure. Molti, ovviamente, rinunciano o, sfiancati, se ne stanno ai margini, proteggono la propria passione e la propria autenticità ritirandosi dal circuito. Continua a leggere

Successo editoriale vs successo letterario

La dissipazione dei talenti. Perché recensire non ha più senso e occorre fare memoria

Ragionavo l’altro giorno sulle logiche del successo, che spesso premia i meno talentuosi.
Ci sono sempre stati nella storia della letteratura due piani distinti: chiamiamoli successo editoriale e successo letterario. Talvolta, forse raramente, si intersecano. Di solito, il primo rischia di risultare effimero, mentre il secondo cresce nel tempo, perché pone l’opera all’interno di una tradizione: qui essa mette radici, nutre altre opere, si innerva in diverse epoche – con alterne fortune, ovviamente. Continua a leggere

Vincono sempre i mediocri? Noterella antipatica e sincera

La mia generazione, e parte di quella successiva, sta arrivando al traguardo. Accumulate pubblicazioni, esperienze, avventure, kermesse, performances ecc., alcuni possono proclamare di avercela fatta. Sono riconosciuti, vincono premi prestigiosi, ricoprono ruoli importanti, hanno voce in capitolo. Sono ormai autori adulti e nei prossimi decenni mireranno a divenire venerati maestri. Continua a leggere

Sinjavskij e Daniel'

L’arte trasfigura sempre la realtà ed è perciò stesso eversiva. (Il caso Sinjavskij)

Si può diventare i primi dissidenti russi della storia inconsapevolmente, per semplice amore della letteratura. E, si badi, non di letteratura impegnata, non a causa di opere scritte con intenzioni politiche. La letteratura, infatti, è eversiva in sé stessa. Questo ci ricorda la vicenda di Andrej Sinjavskij e di Julij Daniėl’, coscritti classe ’25 che negli anni Sessanta, sulla spinta dei venti riformisti durante la leadership di Chruščëv, pubblicarono all’estero, sotto pseudonimo, romanzi e racconti. Il fatto di per sé non rappresentava reato: vennero pretestuosamente accusati di propaganda reazionaria soltanto per la loro poetica non allineata al realismo imposto dall’ideologia socialista. Il Kgb riuscì a individuarli, dopo anni di fallimentari ricerche, perché durante il funerale di Pasternak, per un breve tratto, portarono sulle spalle la bara dello scrittore: chi erano quei due, così in sintonia, così devoti alla letteratura? Continua a leggere