Gli orizzonti estremi della contemporaneità. Autofiction di Gian Mario Villalta
Negli anni Sessanta capitava che uno studente alla prova di maturità svolgesse un tema su Eugenio Montale, autore già acclamato, ma lontano dal vincere il premio Nobel e neppure ancora nominato senatore. Anzi, persino Satura, il volume che avrebbe avviato la sua seconda stagione letteraria, controversa quanto significativa, non aveva ancora visto la luce. Si trattava insomma di un autore davvero contemporaneo, dalla caratura importante, ma ancora in via di definizione.
Quest’anno, alla maturità, gli alunni si sono cimentati su Verga e Pascoli. Continua a leggere