Per una nuova stagione letteraria
fu un appello nel ghiaccio – la mia gratitudine
è avversa alla grandezza per questo ho scelto
una lingua impervia – santa alla sparizionedimmi se è australe il riposo e che astuzia
specifica freddo e desiderio –
hai dovuto invecchiare per riconoscermi – perché
non ci siamo incontrati in un prato?
Così comincia, dopo una sorta di prologo, la Lettera a Ushuaia contenuta in Gries, di Davide Brullo. A questo libro alludevo appunto l’altro giorno. Continua a leggere