Tag Archivio per: POLEMICHE E PROPOSTE

Allevamento intensivo di polli

Complici dei nostri becchini (lettera a Flavio Santi)

Finalmente mi appresto a leggere il romanzo di Flavio Santi (La primavera tarda ad arrivare), uno dei talenti più puri della mia generazione. Così riprendo con lui il filo del discorso, che si era interrotto qualche anno fa. Nel 2012 (le date esatte sono: Senigallia 29 luglio, Talonno 9-14 agosto) gli scrissi questa lettera aperta, poi apparsa su “Atelier”, senza peraltro ottenere risposta. Ma forse una risposta non serve e, in ogni caso, per quel che mi riguarda, il dialogo continua. Appena terminata la lettura, offrirò anche le considerazioni sul suo recente noir.

Lettera aperta, anzi piuttosto chiusa e potenzialmente infinita, ma soprattutto per niente paracula a Flavio Santi

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Lick N°1, di Giuditta Annacarmen Solito

Abbasso la critica, evviva la critica. Leccatine a Frye e Cortellessa

(L’opera scelta come copertina, ispirata da una foto – cliccare sull’immagine per la visualizzazione completa –
è di Giuditta. Pubblicata per gentile concessione – collezione privata)

Questo intervento, del gennaio 2007, è apparso sulla rivista «Incroci», in un numero monografico intitolato Confronto sulla critica e curato da Daniele Maria Pegorari (uno dei critici più validi e impegnati del nostro panorama). Precisamente, si tratta del n. 16 della rivista (luglio-dicembre 2007, pp. 85-92). Al di là della situazione contingente da cui nasceva (una promozione critica di Cortellessa alla raccolta di poesie di Aldo Nove), mi sembra contenga provocazioni ancora provocanti. Si snoda in cinque passaggi:

  1. La critica e la poesia non esistono
  2. Il critico crede alla poesia
  3. La critica non ha senso
  4. Il valore di una poesia è un atto di violenza
  5. La poesia consuma la critica.

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Saponette colorate

I libri non sono saponette (lettera aperta a Paolo Di Paolo)

“Non facciamo gli ingenui: i libri, in fondo, sono saponette”
Antonio Manzini, Sull’orlo del precipizio

Caro Paolo,

mi sono imbattuto nella tua lettera a un ipotetico scrittore esordiente e ho finito per leggerla, malgrado la noia che solitamente mi prende di fronte al genere letterario, ormai logoro, della lamentazione culturale, che del resto è inevitabile, per chi in ambiti culturali si muove. La decadenza è un dato di fatto secolare, se non addirittura qualcosa di intrinseco alla letteratura, fin dalla notte dei tempi. Baudelaire è appena nostro nonno. E anch’io ho più volte stigmatizzato la desolazione del nostro contesto, per cui, nel tentare di rispondere alla tua provocazione, mi avvalgo della mia posizione decentrata. Sto tenendo palla e tentando un movimento interessante mentre è chiaro a tutti, anche a me stesso, che parto in fuorigioco: ho esordito da poco come narratore, ma, appunto, ho la ventura di essere invecchiato di un anno in un mese, e di non risultare in ogni caso un autore di primo pelo. Continua a leggere

Goya Capricho 80: Ya es hora

Nella pancia del Leviatano

Lettera aperta alle nuove redazioni di Atelier

Cari Nuovi Redattori,
a parte ovviamente i reduci, che sono rimasti nel team che si è costituito dopo il mio allontanamento, non conosco a conti fatti nessuno di voi. A distanza di un paio di anni da quel brusco distacco, ho pensato di scrivervi questa lettera aperta per esprimervi un augurio e una preoccupazione. Continua a leggere