Una poesia ostinatamente accampata nella Tradizione (di Matteo Marchesini)
Eppure, il punto di maggior rischio è anche il luogo in cui Temporelli raggiunge talvolta una piena autonomia di sguardo.
Un discorso diverso, infine, va fatto per Andrea Temporelli, nom de plume di Marco Merlin. Temporelli, infatti, ha davvero trovato in Sereni il suo poeta, l’adeguato catalizzatore delle ossessioni di morte che invadono i suoi versi e delle immagini gioiosamente feroci che li solcano, il patrimonio poetico attraverso cui soddisfare la necessità subito avvertita di forgiarsi un timbro insieme dichiarativo e lirico, colloquiale ed “eroico”, privo di paracadute autoironico Continua a leggere