Aprile dei ricordi e dei rimorsi: Gianni D’Elia
Pesaro, 9 aprile 1997
. Ora posso dire
che questa è la nostra vera colpa. La mia non è
una generazione che non ha sognato: ha sognato
male, senza saperlo, senza la coscienza e la cultura
e la poesia che sono necessari al sogno
G. D’Elia
L’esile filo azzurro che tento di seguire dal treno che mi porta a Pesaro, mi pare talvolta essere un’intuizione. È là fuori, semplice e terribile, per chiunque lo guardi o pensi, ma con una bellezza diversa per ognuno, custode della solitudine di tutti.
Il ricordo dei versi di D’Elia, che rileggevo, si mischia alle sensazioni dettate dal viaggio e dalla situazione, e da alcuni ricordi personali, violenti. L’impasto della mia vita con questo nuovo paesaggio e con la poesia è dolceamaro, perciò mi appendo, fin che posso, a quel filo azzurro che corre, alla sua assoluta presenza. Continua a leggere