Smarcamenti, affondi e fughe
Sta per venire alla luce un mio nuovo libro, che mi rende particolarmente fiero. Raccoglierà una porzione particolare del mio lavoro saggistico: gli editoriali scritti per Atelier, gli incontri (ovvero le interviste “raccontate”, come questa), le lettere aperte (come questa) e altri materiali, un paio anche inediti. Qui c’è la sintesi del mio pensiero critico, senza le impalcature ingessanti dell’applicazione sui testi. Si tratta infatti di interventi per lo più garibaldini, provocatori, spesso avventati: la poetica che cercavo di piantare nell’esperienza dell’opera comune deflagra in una forma che manifesta la mia natura di scrittore, più che di critico in senso stretto.