La frase è un sistema solare

La frase è un sistema solare

Lo sapevate che alcune parole sono stelle, altre pianeti, altre satelliti, altre portali spaziotemporali, altre costellazioni, altre infine semplici comete?

Attraverso questa immagine astronomica possiamo favorire la comprensione delle parti del discorso, che abbiamo già schematizzato, ma che adesso dobbiamo comprendere nel loro funzionamento all’interno del sistema-frase. Ogni enunciato, infatti, può stravolgere le classificazioni, piegare una categoria verso usi alternativi. Più della memoria, dunque, nell’analisi grammaticale e logica è fondamentamentale il ragionamento.

Con questa videolezione passiamo in rassegna tutte le parti del discorso e ci annotiamo i criteri da seguire per distinguerle: Continua a leggere

La grammatica in uno schema

Tutta la grammatica in un foglio

A seguito della lezione di lancio del Corso di grammatica con metodo digitale, rendo qui disponibile lo schema essenziali delle parti del discorso.

Tutti gli strumenti del corso si affineranno e si adatteranno durante il corso stesso: stiamo adottando un metodo nuovo, e l’esperienza in classe detta continuamente nuove soluzioni. Questo “foglio” però resiste all’uso da tempo e mi pare didatticamente molto utile.

Lo trovate nella sottocartella “Grammatica” e si intitola Parti del discorso – schema essenziale.

Di seguito, poi, la videolezione che spiega come utilizzare questo schema.

Continua a leggere

Eugenio Montale

Montale è ancora il maggior poeta del Novecento?

Montale è ancora il maggior poeta del Novecento? Così lo presento inevitabilmente ai miei studenti, perché, di fatto, la sua posizione è centrale per tutti i manuali, le antologie, i discorsi sulla poesia del secolo scorso. Eppure, ogni volta che ne parlo, avverto ormai il distacco da una figura che appartiene a qualcosa che, appunto, è passato. “Il secolo scorso”. No, non è una questione di numeri. La distanza che avverto nei confronti di Montale è antropologica, psichica, poetica. Malgrado il fatto che sia ancora mancato un reale battesimo per il continente che sento di abitare (in effetti, quand’è girata l’epoca?), la poesia campeggia pacificamente alle mie spalle.

Sì, Montale è ancora il maggior poeta italiano del Novecento (e nella videolezione qui sotto vi spiego perché).

Ma a me interessa il terreno incognito che mi circonda. Sempre che non mi sia perso in un personale delirio. Sono l’ennesimo prigioniero di una storia che non vuol finire, di una narrazione abbandonata dal suo autore? Continua a leggere

Gabriele D'Annunzio

La pioggia nel pineto, di Gabriele D’Annunzio

Gabriele D’Annunzio, piaccia o no, è insieme a Pascoli un “padre del Novecento”. Per decenni la poesia ha subito il suo magistero, sia a livello immaginifico sia a livello linguistico-formale.

Così a scuola, anche semplicemente in terza media, anche quando non lo affronto direttamente come autore o non inserisco nel programma qualche suo testo, mi capita spesso di dover leggere almeno La pioggia nel pineto, la sua poesia più celebre. Continua a leggere

Pittore lombardo, Pellegrinaggio del cardinale Federico Borromeo al Sacro Monte di Varese

I promessi sposi: capitolo XXII (lettura)

Giunti al capitolo 22 dei Promessi sposi, nel bel mezzo di un colpo di scena pazzesco (il terribile Innominato vuol far visita al cardinale Federigo Borromeo), Manzoni si concede un serissimo, supremo movimento di ironia:

A questo punto della nostra storia, noi non possiam far a meno di non fermarci qualche poco, come il viandante, stracco e tristo da un lungo camminare per un terreno arido e salvatico, si trattiene e perde un po’ di tempo all’ombra d’un bell’albero, sull’erba, vicino a una fonte d’acqua viva. Ci siamo abbattuti in un personaggio, il nome e la memoria del quale, affacciandosi, in qualunque tempo alla mente, la ricreano con una placida commozione di riverenza, e con un senso giocondo di simpatia: ora, quanto più dopo tante immagini di dolore, dopo la contemplazione d’una moltiplice e fastidiosa perversità! Continua a leggere

Traduzioni autografe di Ungaretti

Esercizio di parafrasi

Il primo passo per accedere alla fruizione di un testo poetico è la comprensione letterale. Per questo l’esercizio della parafrasi è fondamentale, anche se approda a un elaborato di mero servizio.

Di tanto in tanto, in classe, è dunque necessario guidare gli studenti a questa pratica. L’anno scorso, per esempio, mi ero soffermato in tal senso su A Zacinto di Ugo Foscolo, un testo particolarmente adatto a questo esercizio.  Continua a leggere

I capponi di Renzo

I promessi sposi: capitolo III (lettura)

Renzo freme, medita vendetta. La dolce Lucia è travolta dal dolore e da sola non può arginare il contagio del male. Serve aiuto: c’è un frate francescano… In attesa di tale aiuto, però, è Agnese a tentare di sbrogliare la matassa e affida a Renzo un incarico…

Ecco la lettura integrale del terzo capitolo dei Promessi sposi (video e, di seguito, il testo) Continua a leggere

Il tema

Rubrica di valutazione di un testo (3)

Eccoci giunti al termine di un discorso complesso.

Per giungere alla definizione di una rubrica di valutazione, limitata nel nostro ambito alla prova scritta, siamo partiti dalla considerazione di alcuni problemi e abbiamo indicato alcune caratteristiche e il senso ultimo della rubrica stessa.

Qui sotto trovate di seguito il foglio di calcolo (che potete anche scaricare) utilizzato per la valutazione delle prove e la tabella con i descrittori completi dei vari livelli della rubrica, voce per voce. Continua a leggere

Prof, ci legge un libro?

Non è raro che un genitore mi esponga questa esplicita richiesta: “Cerchi lei, per favore, di far amare la lettura a mio figlio!”. Come se fosse facile.

Così, per schermirmi, comincio a chiedere che cos’ha, il figlio, in cameretta: PC, TV, Console di gioco, oppure qualche libro? In effetti, in determinate circostanze mi sarebbe più facile insegnare a un Norvegese a mangiare spaghetti anziché salmone, che trasmettere a un giovane di oggi la passione per la lettura.

In linea generale, peraltro, ogni insegnamento si arresta sulla soglia della libertà altrui. E non è detto che un libro che piace a me debba piacere ai miei alunni. Anzi, il presupposto non può essere questo, per quanto cerchi di mantenere vivo in me il dodicenne, il quindicenne del caso. Quindi? Quindi ci provo, in tanti modi. Leggo sempre, ogni anno, qualche libro in classe, integralmente. Parlo della mia esperienza di lettore. Cerco di contagiarli con la mia passione per i libri. Mi invento attività varie connesse alla lettura. E li obbligo a leggere determinati libri.

Già, perché dopo anni di anarchiche letture, sull’onda magari di qualche moda del momento, ho deciso di non lasciare più i miei alunni liberi di scegliere i propri titoli. Le ragioni di questa decisione dispotica le spiegherò in un’altra occasione, quando presenterò il piano delle letture per le mie classi. Qui, oggi, rendo disponibile nella cartella “Download”, all’interno della sottocartella “Mappe, Schemi, Schede e Varie”, la tabella che i miei giovani lettori devono utilizzare per annotarsi e valutare le proprie letture, sia quelle “obbligate” dall’insegnante sia quelle liberamente scelte.

Si tratta di uno strumento semplice, il cui scopo è quello aiutare gli studenti a divenire consapevoli di che tipo di lettori si è, guardando stratificarsi nel tempo le proprie letture e i propri giudizi.

Storiella per cominciare la scuola

Mi piace cominciare sempre l’anno scolastico con una storiella. I ragazzi hanno sempre bisogno di racconti, specialmente quando loro stessi si sentono protagonisti di una nuova avventura, nel passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado.

Dopo i primi momenti di accoglienza, io avvio ufficialmente le lezioni nella scuola media con il racconto che trovate nella cartella con i materiali scaricabili, fra i “testi per la scuola”, nominata “101 – Ita – Storiella di inizio anno”.  Mi serve anche per cominciare a stabilire il “patto” di lealtà con gli studenti. L’autore è il salesiano Bruno Ferrero.