Tag Archivio per: POESIA CONTEMPORANEA

Il viaggio dai contemporanei ai classici

In un’ideale formazione culturale è meglio seguire la via “scolastica” che, sulla scorta della storia, parte dai classici per arrivare ai contemporanei, oppure è meglio percorrere la strada in senso inverso, partendo dai contemporanei?

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IL CANONE POETICO D’OGGIDÌ NON È AFFARE NOSTRO

Ultime considerazioni sulla Repubblicana italiana dei poeti

A costo di risultare pedante, con l’intento di ribadirle e magari chiarirle definitivamente, torno su alcune questioni sollevate dal Catalogo di autori (poeti) “ragionevolmente” completo che ho da poco licenziato.

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Una catabasi purificatrice (di Giancarlo Pontiggia)

Leggo solo ora questa recensione di Giancarlo Pontiggia, apparsa sulla rivista “Testo. Studi di teoria e storia della letteratura e della critica”, n. 86, Nuova Serie, a. XLIV, luglio-dicembre 2023, pp. 138-140. L’amore e tutto il resto chiude una prima fase della mia ricerca letteraria: ora il “vissuto” potrà finalmente sciogliersi nel “flusso delle forme e delle storie”, per dirla con le parole stesse di Pontiggia. Bene. Mi sembra che questo intervento critico sia il sigillo perfetto del percorso compiuto, per cui lo ripropongo interamente qui.

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Promuovere la poesia, ma sottrarla alla rete e ai social

Che senso ha pubblicare poesie sui social o più in generale sul web?

Le variabili e le prospettive di fronte a una simile domanda sono troppe. Che se la ponga un giovane esordiente, uno scrittore affermato, un lettore di poesia (ne esistono?), un editore indipendente oppure major, un critico, uno studente, un docente, un operatore culturale o altre figure ancora, fa tutta la differenza del mondo. Vorrei però qui spiegare le ragioni che mi inducono, dal mio punto di vista, a sostenere la necessità di non lanciare, finché possibile, i propri versi online. Con qualche eccezione, magari. Del resto, anche il concetto di “pubblicazione sul web” è troppo vago: la pagina social personale non ha lo stesso valore di un sito accreditato e nevralgico all’interno del circuito letterario, per cui, con le dovute proporzioni, qualche testo rappresentativo che finirà per circolare online non potrà mancare.

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Una nuova stagione poetica

Se con l’autoantologia L’amore e tutto il resto ripercorrevo, pur attraverso sentieri nuovi, la mia prima produzione in versi, con l’uscita su Poesia di maggio-giugno di alcuni inediti avvio ufficialmente un nuova stagione poetica.

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Usi della Repubblica

Con La repubblica italiana dei poeti perimetro, ragionevolmente, l’intero panorama poetico italiano. Se un antologista, proponendo quindici, venti o sessanta campioni poetici dei nostri anni potrebbe essere accusato dell’assenza di altrettanti almeno, si capisce che indicare l’assenza di dieci o venti su seicento e più significa poco – a meno che non si tratti di autori che sopravanzano la massa critica, tanto da meritarsi il “podio allargato”: assenze clamorose, insomma. Io non ne vedo, ma attendo smentite.

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“Vorrei un parere sulle mie poesie”…

Con la pubblicazione del “Catalogo dei poeti contemporanei”, in cui pure annuncio la fine della mia attività critica, si ripropone il problema dell’invio di testi e della richiesta di consigli circonstanziati sull’opera e sulla sua collocabilità editoriale, nel caso di inediti. 

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Il successo dei mediocri: il caso Quasimodo

È opinione ormai condivisa che il premio Nobel assegnato a Salvatore Quasimodo nel 1959 fu piuttosto generoso. Il giudizio si è confermato nel tempo, ben oltre la reazione sorpresa e irritata dei protagonisti dell’epoca. Semmai, c’è ancora spazio per la discussione intorno alla “conversione civile” del poeta, su quanto fosse sincera e connaturata alla sua indole o quanto fosse, invece, studiata.

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La letteratura presa a calci

Un po’ a sorpresa anche per me, è uscito un mio nuovo libro. Si tratta di una raccolta di vari interventi sulla letteratura: affondi, provocazioni, rimuginamenti vari, che hanno trovato l’attenzione di Alessandro Ramberti e, essendo risultati tra i vincitori del premio Faraexcelsior, ora trovano ospitalità nel catalogo di Fara editore.

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Esorcismo per il Premio Strega Poesia

Il dibattito intorno al Premio Strega è un tormentone. Perché lo Strega è lo Strega e, come Sanremo, si alimenta e fagocita anche gli oppositori. Chi vince regna.

Come tutti i tormentoni, ti sorprendi a canticchiarlo per noia, anche se ti annoia.

Ora, con queste righe provo a compiere un esorcismo: ci torno su anch’io, per vedere se mi riesce di farlo per un’ultima volta.

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