Uno sberleffo al mediocre mondo della cultura (di Davide Brullo)
Ho sulla scrivania, tra i libri da leggere in questi giorni, Il grande animale di Gabriele Di Fronzo. Domenica scorsa ho avuto la sorpresa di aprire “il Giornale” e di trovare, accanto a uno strillo di Davide Brullo sul mio romanzo, un analogo intervento di Paolo Sortino proprio sul libro in questione. Segnali?
Comunque, del Grande animale dirò io stesso qualcosa, presumo. Intanto, ecco le parole con cui Davide ha sintetizzato il mio esordio narrativo:
Davide Scardanelli ha vent’anni ed è un poeta geniale. Il professor Max Lipparini tenta di convincerlo a pubblicare. Di fronte al netto rifiuto di Davide (perché «non c’è una comunità letteraria autentica») Max architetta un tragicomico convegno con i big della letteratura. Al suo primo romanzo, Andrea Temporelli (poeta in catalogo Einaudi) squassa il mondo di cartongesso della letteratura odierna. Necessario l’Epilogo: due pagine e mezzo di istruzioni per scrittori in cerca di fama. Ferocissime.
(L’opera scelta come copertina – cliccare sull’immagine per la visualizzazione completa – è di Angela Velleca, la riproduzione è vietata. Si ringrazia per la gentile concessione)
Non sono un critico letterario, solo una lettrice. Leggendo il romanzo di Andrea mi sembrava che la descrizione del mondo letterario fosse un po’ caricaturale ma devo ricredermi. Mondo piccolo intessuto di invidie e dispettucci. Per fortuna il mondo della cultura non si identifica né si limita a tali cerchi “esoterici”. Il lettore medio ignora tutto generalmente. Chissà perché. Tutto senza polemica. Quando l’autore ne avrà abbastanza dei miei commenti me lo faccia sapere che smetto, nessun problema.
Accolgo sempre i (tuoi) commenti con molto interesse. Anche per i motivi che spiegherò domani…