Tutto il mio romanzo
Disse il mio editore Mario Guaraldi un dì: “Il tuo indice è quasi un capitolo a sé, da leggersi da solo”. Lo perdonai all’istante, perché si era al termine di una cena sontuosa.
Ora però l’indice del mio romanzo lo pubblico qui, non tanto per verificare se qualcuno di voi abbia davvero l’ardire di immaginarsi-reinventarsi l’intera storia, guidato dalle suggestioni e dai depistaggi dei miei titoli, ma perché a questo apparato dovrò far riferimento, in un prossimo articolo.
Piccola curiosità: l’idea di inserire i titoli, per esplicitare un certo tono necessario per avvicinare l’opera e per accompagnare il lettore in certi passaggi, soprattutto quelli più ellittici in prossimità della conclusione, covava in me da tempo, ma è stata l’ultima operazione compiuta sul testo.
PROLOGO
Dove si allerta il lettore intorno al male della poesia e alle follie degli scrittori, mettendolo duramente alla prova, per iniziarlo alle amene vicende del presente libro
PARTE PRIMA
Dove conosceremo i personaggi principali, sbirciando in particolare nel liceo Rimbaud, tra i più prestigiosi della fantomatica città di Paneropoli
- Di come il nostro eroe, Davide, sia visto dai suoi amici Lapo e Franco
- Di come al liceo Rimbaud le cose antiche e le moderne si mescolino sotto gli occhi del prof Lipparini
- Della classe del prof Lipparini, confidenzialmente Max
- Dei trascorsi di poeta di Max Lipparini e della sua amicizia con il collega Silvio Cremonesi
- Di come Elisa discuta del suo amato Davide con l’amica Sabrina e delle ipotesi di questa sulla natura del loro rapporto
- Ancora della classe del prof Max Lipparini, del corpo docente del liceo Rimbaud e di come Elisa reputi fondamentale la poesia per il suo rapporto con Davide
- Di Laura Serra, moglie di Max, e dell’affetto che li unisce
- Di come Elisa e il prof acquistino confidenza
- Dei commenti di Max e Silvio intorno a Elisa e non solo, durante il Collegio Docenti di ottobre
- Di come Silvio fu testimone del talento di Max e non si spieghi il suo destino, mentre dovrebbe riconoscere il fallimento del proprio
- Dell’ansiosa Mariella Sucapane, giovane professoressa al liceo Rimbaud; di Silvio che sta per avere un colloquio con un illustre saggista, genitore di un alunno; e di come Max abbia un’esperienza inattesa e sconvolgente
- Di vari intrallazzi in sala insegnanti
- Di altri discorsi su Davide, tra Elisa e Sabrina
- Di come Silvio Cremonesi, stanco dongiovanni, trascorra la serata; dei pensieri di Zmorovič sugli Italiani in quel medesimo giorno, dopo il colloquio con Silvio Cremonesi, insegnante di suo figlio Vladimir
- Di come Max cerchi di convincere Silvio a trovar moglie, alludendo a qualche collega, e di come Silvio esponga la sua teoria sui sentimenti
- Di come finalmente Max Lipparini conosca Davide Scardanelli, grazie a Elisa
- Dell’amicizia fra Elisa e Sabrina
- Di come Max si appresti a leggere, nel suo studio, il capolavoro di Davide
- Di come Max racconti a sua moglie Laura di Davide e di Elisa e di come riveda in loro i fantasmi della sua giovinezza
- Di come Elisa e Sabrina continuino a discutere di Davide
- Della disputa fra Davide e Max sull’inutilità della poesia, con riferimento anche al passato del prof
- Dei soliti intrallazzi scolastici, dei propositi di Elisa di vincere le resistenze di Davide e del rapporto fra Max Lipparini e la sua classe
- Di come evolvano le vicende narrate sopra e di come Davide difenda la propria verginità
PARTE SECONDA
Dove l’ambizioso disegno di Max, architettato per convincere Davide, e il non meno impegnativo di Elisa per convincere il medesimo in tutt’altro argomento, prenderanno corpo, mentre il lettore vedrà entrare in scena le figure più prestigiose del panorama letterario nostrano
- Di un enigma, di alcune comparse e della voce che tormenta Laura
- Di come Max risolva l’enigma e decida di cambiare le sorti della letteratura, pur di sostenere Davide
- Del mecenate e filantropo Oreste Folicaldi, libero fruitore di congegni estetici
- Di come e perché l’illustre Zmorovič accetti di partecipare al progetto di Max
- Di strani sintomi che prova Davide, mentre percorre le strade della città
- Di come Max, partecipando alla presentazione di due libri di poesia, contatti anche Gesualdo Frontini, critico accademico e scribacchino, celebre in particolare fra gli aspiranti scrittori
- Di come Max cerchi di sostenere la collega Mariella in difficoltà
- Di come Luca Ghiselli, poeta, cerchi di conquistare le attenzioni del maestro, Fortunato Bellonzi, e di come questi gli annunci un probabile coinvolgimento nel mirabile convegno architettato dal nostro Max, per i fini che sappiamo
- Di come Max si decida a tornare al mitico bar Boni, celebre ritrovo di scrittori; dei discorsi che ivi si intercettano; e di un incontro inatteso e turbante
- Di come Mariella Sucapane sia in contatto con Emilio Buarotti, affermato scrittore che guida la più prestigiosa scuola di scrittura di tutta Paneropoli, e non solo
- Di come Elisa tema di aver perso Davide, come confessa all’amica Sabrina
- Di nuovi intrallazzi al liceo Rimbaud
- Di come Max proponga alla moglie Laura una scampagnata al lago, cogliendo l’occasione di incontrare Oreste Folicaldi
- Di come Elisa riceva da Davide un messaggio fondamentale, e di come l’amica Sabrina tenti di decifrarlo
- Di come Max racconti a Silvio del suo incontro al bar Boni con il comune amico Riccardo Averini; e di come Silvio declini un invito al medesimo bar
- Di come, ignaro della mirabile scena cui dovrà assistere, Max torni al bar Boni nel mezzo di un’accesa disputa intorno al Postmoderno e ivi incontri ancora Riccardo Averini
- Di come si potrebbe ritrarre un grande artista, che il lettore ha già incontrato, e di come Max Lipparini lo coinvolga nel suo ambizioso progetto
- Di come Max, tornando al suo lago, sia scrutato da sua moglie Laura; di come vengano poi all’Albergo del Rebecchino e riprendano contatto con quei luoghi suggestivi
- Di come improvvisamente Mariella accompagni Silvio in gita scolastica
- Di come Max incontri il suo vecchio amico Riccardo e di come questi gli confidi il suo problema
- Di Silvio, che ascolta al bar Boni un’improvvisazione poetica corale
- Di come l’attesa per il convegno ideato da Max cresca a dismisura, anche grazie alla squadra ben assortita di relatori
- Di come Elisa e Sabrina siano pure coinvolte al convegno e di come Elisa punti su questo evento per raggiungere i propri obiettivi riguardo a Davide
PARTE TERZA
Dove si narra lo svolgersi del Grande Evento a cui tutti i personaggi della storia prenderanno parte, fino al compimento del destino di ciascuno
- Di come entri in scena un nuovo personaggio, tale Giovanni Scarabozzo, che deciderà di vendicarsi di Arcadio Pesavento, l’illustre cerimoniere delle Patrie Lettere
- Di come il convegno cominci, sotto gli occhi distratti di Laura
- Di come nel mezzo delle prime relazioni Scarabozzo non colga per un soffio l’occasione per vendicarsi, ma prenda la definitiva risoluzione; e di come Max si rinsaldi nei propri propositi
- Di come al convegno i vari destini si intreccino, con l’ingresso di nuove comparse graziose, mentre i lavori proseguono
- Dell’infittirsi di ogni relazione tra tutti i partecipanti al convegno, durante i momenti conviviali
- Della complicità di Elisa e Sabrina, e di come la prima sia imprevedibilmente un po’ gelosa dell’amica
- Di ciò che accade quando apparentemente non accade nulla, nel bel mezzo del Grande Evento giunto al secondo giorno
- Di come le verità profonde comincino a venire a galla, anzitutto quelle intuite da Laura, ovvero i reali sentimenti che si agitano in suo marito Max, innanzi allo spettacolo dell’amore fra Davide ed Elisa
- Del destino che incombe su tutti gli ignari astanti, mentre riprendono i lavori
- Degli interventi del secondo giorno, che circoscrivono il nucleo drammatico e vivo dell’arte contemporanea
- Di come l’amore seppe manifestarsi nella sua massima gloria e in maniere del tutto inopinate a un testimone del Grande Evento
- Di amabili e meno amabili discussioni con cui si intrattengono tutti al termine del secondo giorno di convegno
- Di un confronto decisivo tra Davide e Max, mentre la moglie di quest’ultimo, Laura, scopre le radici della storia in cui è imprigionata
- Di come Elisa non sia ancora riuscita a convincere Davide; di come simpatizzi con la prof Mariella Sucapane; e di come le nasca un terribile sospetto nei confronti dell’amica Sabrina
- Dell’inadeguatezza che percepisce l’autore al momento di raccontare, al culmine della storia, l’ultimo giorno di convegno, quando Elisa scopre come l’amore s’apprese all’amica Sabrina. Della tragedia di Scarabozzo, che si consuma mentre svolgono le loro relazioni Pier Carlo Ponzini e Arcadio Pesavento. Di come inizi il discorso conclusivo e risolutivo di Max Lipparini, mentre Elisa e Davide escono…
- Del canto interiore di Max mentre si appresta a iniziare il suo intervento e vede Elisa e Davide uscire; di come capisca che le ambizioni letterarie siano nulla rispetto all’amore
- Di un furtivo e sibillino dialogo d’amore in sala, che nessuno ebbe mai modo di sentire
- Del linguaggio dei corpi quando si donano l’uno all’altro; e di come sia determinante la prima scoperta dell’amore
- Di come, durante il discorso di Max, fecero l’amore i due amanti della nostra storia
- Di come Davide debba ripartire e lasci a Elisa un dono
- Di come, volgendo al termine il Grande Evento, Laura abbia un rapido dialogo con una sconosciuta
- Di come Scarabozzo riuscirà a vendicarsi compiutamente di Pesavento, ponendo fine alla propria tragedia, durante la spettacolare cena conclusiva
- Di nuove divagazioni conviviali, intorno al tema del suicidio
- Di come potrebbe essere il paradiso dei poeti, stando all’idillio dell’ultimo giorno di convegno; e dell’incredibile scoperta che farà Max
PARTE QUARTA
Dove si manifesta compiutamente il genio di Davide
- Di come Max finalmente sciolga nottetempo i propri fantasmi e riscopra l’amore per Laura
- Della notizia che riceve Max al risveglio
- Del canto di Davide, nella pienezza della vita
- Di quello che disse Franco, l’amico di Davide, a Max; e della visione della letteratura di Davide
- Del monologo di Lapo, che esalta il genio di Davide
EPILOGO
Dove l’autore si congeda dai poeti e da sé stesso, togliendosi la maschera
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