L’elenco dei poeti italiani

A gennaio avevo, in modo semiserio e provocatorio, indicato la lista dei poeti da leggere, per potersi considerare esperti di poesia contemporanea. Ne è scaturito un lavoro di revisione, reso esplicito su Facebook, che diventerà un libro. I numeri dell’indagine sono questi

  • Ai 186 autori della lista, saranno ripresi nel libro 464 poeti.
  • L’elenco dei poeti sarà complessivamente, dunque, di 650 autori.
  • Ventitré verranno “ripescati” nella lista, che a questo punto potrà considerarsi ponderata con metodo, e pronta a qualsiasi critica ovviamente. L’elenco degli esclusi apparecchia già, anzi, molti argomenti per chi volesse esprimere opinioni diverse.
  • Nel libro farò anche il nome di 222 autori nati dopo il 1980, che rappresentano il punto di partenza per chi volesse aggiornare l’analisi del circostante poetico.

Questi numeri sembreranno esorbitanti, in verità sono a loro volta la punta di un iceberg. I poeti chiamati in causa non sono scrittori amatoriali che partecipano a concorsi, ma scrittori dal percorso già ampio e credibile, autori di opere degne di considerazione, presenze significative sulla scena letteraria, anche da decenni. In effetti, senza pretesa di esaustività, negli ultimi mesi su Facebook ho ripassato ulteriormente la mia personale bibliotechina poetica, illustrando la lettura di

  • quasi duemila libri di altri poeti

Due semplici considerazioni, per inquadrare il senso di questo lavoro. A) C’è chi sosterrà che l’ampiezza di analisi rende inutile la critica. L’inclusività estrema non farà che aumentare il problema, anziché fornire soluzioni. Già le antologie più recenti soffrono di una eccessiva abbondanza di autori proposti, segno evidente della mancanza di – o dell’incapacità critica di riconoscere la – vera eccellenza. B) All’opposto, l’indagine non ha valore scientifico perché i numeri sono ancora insignificanti, rispetti ai vari milioni di italiani che scrivono poesie e si professano poeti.

Bene, alla seconda osservazione ho in parte già risposto. Qui non si tratta di compiere un censimento e di svolgere una sorta di Concorso Universale. Decenni di osservazione, di studio, di frequentazione del mondo letterario permettono di riconoscere – certo da un punto di vista personale, che si arricchirà volentieri di altri punti di vista – ciò che nel panorama della poesia contemporanea risulta visibile e con buoni crediti di considerazione.

Alla prima osservazione, invece, risponderei che questo catalogo ampio, come la lista stessa, non rappresentano un canone, ma solo il punto di partenza per compiere, in modo forse più autorevole e credibile, la valutazione sugli autori e sulle opere che si ritengono più significative. La valutazione di un singolo autore, questa è la mia tesi, non può prescindere dalla valutazione dell’intero campo entro cui quella voce va a inserirsi. Altrimenti, si resta ai like, al canone privato, al gusto personale. Legittimo, persino auspicabile. Ma che non fa storia.

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