Ricordi, disegno di Teresa Sarno, cm 21x29

A qualcuno in qualche luogo

(L’opera scelta come copertina è di Teresa Sarno.
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Da qualche parte, adesso, una donna, molto giovane, quasi vecchia, custodisce un quadernetto e sta leggendo un messaggio che non capisce, oscilla sulla sedia avanti e indietro, si culla come recitasse da un tempo immemorabile un salmo segreto, scritto in una lingua ignota, che dice: Continua a leggere

Remove, di Antonia Bufi, olio su legno, cm 20x20

La generazione dei nemici

Oggi festeggio il mio compleanno rileggendo una poesia in cui sono chiamato direttamente in causa. È di Paolo Iacuzzi e fa diversi riferimenti al sottoscritto (convocato per nome, anzitutto) e all’opera comune, ovvero all’esperienza “generazionale” che portai avanti con la rivista Atelier (la «collana annerita» allude per esempio all’edizione Atelier del Cielo di Marte, in veste completamente nera).

(L’opera scelta come copertina è di Antonia Bufi.
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da Paolo Fabrizio Iacuzzi, Jacquerie, Torino, Aragno 2000, pp. 41-48

LA GENERAZIONE DEI NEMICI
per M.M.

I
Ritrovarsi fra tanti amici. Noi per dire
io Andrea e Marco in un nome. Ritrovarsi
per stare in agguato. Perdemmo presto
i nostri padri. Ma noi per dire io abbiamo Continua a leggere

Gomorra di Saviano

Un racconto di Roberto Saviano

Tra le altre cose, mi è capitato di pubblicare un racconto di Roberto Saviano, prima che diventasse Roberto Saviano. Correva ancora l’anno 2005…

La città di notte Continua a leggere

Franco Loi, Voci d'un vecchio cantare, Edizioni Il Ponte del Sale

Franco Loi: Voci d’un vecchio cantare

E’ un piacere vedere accolta nella collezione di poesie in cui apparve a suo tempo anche Terramadre l’ultimo volume di Franco Loi, «erede di Carlo Porta e Delio Tessa, […] una delle voci più limpide e autorevoli della poesia contemporanea».

Ecco due poesie estrapolate dal libro, come invito alla lettura. Continua a leggere

Déjà Vu, di Giuseppe Colarusso, fotografia digitale, 70x50 cm

Vertigine

(L’opera scelta come copertina è di Giuseppe Colarusso.
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Il funambolo, passo dopo passo,
perfeziona la scienza di esibire
eleganza e potenza,
contrastare con l’arte la natura
e disinvoltamente
oscillare, voltarsi,
tenere in apprensione, prolungare
l’estasi della gente per stupire
con un oplà finale e far scoppiare
uno scroscio d’applausi,
mentre là in alto sembrerà bellissimo,
solo
come un eroe Continua a leggere

Logo delle pastiglie Wybert

La variante di Geiger

Avevo promesso di raccontare alcuni aneddoti intorno ai premi letterari e ogni promessa è un debito. Sono finiti in questo testo.

Abbandono difilato la classe al liceo nel giorno in cui tutti si capacitano del fatto che Bob Dylan ha davvero vinto il Nobel per la letteratura. Altri torna invece a chiedersi se Dario Fo, uscito di scena per l’occasione, si fosse poi meritato il suo. Chissà se ce la farò ad aggregarmi in tempo alla cerimonia del Premio Geiger. Ma chi me lo fa fare, con questa pioggia, dopo una settimana di impegni persino serali. Come se non bastasse, allerta meteo in Liguria, mi hanno detto. Ma non esito, così avevo deciso prima del responso e così sarà, in omaggio ai premiati. Fatto sta che Dylan ha vinto il Nobel. Chi l’avrebbe detto. Continua a leggere

I want you!, di Francesca Pompei (fotografia digitale, cm 60x40)

La donna di Paperino

(L’opera scelta come copertina è di Francesca Pompei.
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Questo è un racconto di Riccardo Sappa, apparso sul secondo numero di Atelier

Paperino si chiama Davide, ma questa è soltanto una vanità anagrafica, oltre che un dolcissimo diritto dei suoi genitori. Per noi, invece, sono sacri i battesimi dei giochi d’infanzia e non c’è verso di esiliarli in qualche soffitta della memoria (tranne quando si è in pubblico e un suo sguardo ci allerta sul divieto di metterlo in imbarazzo maneggiando quell’appellativo). Continua a leggere

Bandiera italiana

Italiani

Mi sembra il giorno giusto, oggi, per raccogliere dal fondo del cassetto questo frammento, una scheggia narrativa saltata via da Tutte le voci durante una delle tante riletture…

ITALIANI Continua a leggere

Iraq

Il mio studente non sa dov’è l’Irak

Una poesia di Alessandro Carrera

Il mio studente non sa dov’è l’Irak

Il mio studente non sa dov’è l’Irak.
.                Gli mostro la cartina e sta perplesso,
ha un nome mezzo inglese messicano,
.                gli occhi stretti di un maya e il volto largo. Continua a leggere

Sotto la linea dell'orizzonte, di Consuelo Canducci, fotografia digitale, 70x50cm

Compiti per le vacanze

(L’opera scelta come copertina è di Consuelo Canducci.
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In vista dell’ultima settimana di scuola, sto preparando i compiti per le vacanze. A parte qualche libro da leggere, nelle mie classi aggiungerò pochi altri esercizi oltre a quelli indicati qui di seguito.

COMPITI PER LE VACANZE

Ripassate le gioie e le fatiche
di tutto l’anno. I capitoli scritti
con un inchiostro troppo scuro andranno
meticolosamente cancellati. Continua a leggere