Silenzio dalla Repubblica delle Lettere
(L’opera scelta come copertina è di Emanuele Taglieri.
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Nel riflettere, sul suo sito, in merito a una mia intervista e al libro Smarcamenti, affondi e fughe, Salvatore Anfuso ha riaperto la discussione intorno alla morte della poesia.
No, fermi tutti, specialmente quelli che passano di qui perché interessati alla poesia. So che della “morte della poesia” non ne potete più. Non ne posso più nemmeno io. E allora, perché ho ripreso l’insensata, esangue sigla? La poesia è viva, vivissima. Peccato che si sia trasformata in un fiume sotterraneo, che circoli esattamente dove più nessuno sappia ascoltarla, inverarla. Insomma, la poesia (italiana) è morta perché si è persa, perché vive nell’anonimato: non fatemi ripetere quanto è scritto nel programma di questo sito. Continua a leggere