Si narra che Parsifal, iniziato alla maturità dal principe Gurnemanz, apprese l’arte di essere ricco e povero nello stesso tempo, generoso nella vittoria e dignitoso nella sconfitta.
Scoprì la ragionevolezza delle cose e l’onore dell’uomo, che si manifesta nel ritegno, nel silenzio, nel porre poche domande, prestando attenzione, piuttosto, a rispondere in modo preciso. Continua a leggere
https://www.andreatemporelli.com/wp-content/uploads/2016/05/Parsifal-di-Wildt.jpg532800Andrea Temporellihttps://www.andreatemporelli.com/wp-content/uploads/2015/09/andrea-temporelli-logo-header-website.pngAndrea Temporelli2018-08-27 07:00:472018-08-26 23:39:45Chiedere ragione del dolore
“Sporcare” la letteratura è la cosa migliore che si possa fare: è il comandamento di Angelo Petrella
Perché scrivi?
Perché è quello che ho sempre voluto fare. Mi rendo conto che non è una risposta, o, al limite, lo è solo per rimandare ad altra e più puntigliosa domanda quale “Cosa è che ti spinge a scrivere?”. Ma come si fa a rispondere a un quesito del genere? È come chiedere a un calciatore perché gioca a calcio, o a un politico perché fa politica: certo, quest’ultimo risponderebbe “Per aiutare il prossimo”, ma la menzogna sarebbe chiara sin dalla prima sillaba. A un personaggio di un racconto di Bukowski pongono la stessa domanda e lui risponde: “E a voi cosa è che vi spinge ad andare al cesso?”. Continua a leggere
Davide Brullo è più di un amico, è un fratello. E’ più di un autore che stimo, è l’unico che può uccidermi. Vale la pena ascoltarlo
Perché scrivi?
La stessa domanda me la ha imposta qualche settimana fa una ragazza pazzesca di diciotto anni. Perché ho bisogno di dedicarmi esclusivamente a qualche cosa, di sprecarmi e spremermi in qualcosa. Lei ha replicato, disarmata, “ma non ti basta un uomo?”. Continua a leggere
https://www.andreatemporelli.com/wp-content/uploads/2018/07/Brullo.jpg749800Andrea Temporellihttps://www.andreatemporelli.com/wp-content/uploads/2015/09/andrea-temporelli-logo-header-website.pngAndrea Temporelli2018-07-27 07:00:232018-07-26 22:28:09Narrativa d’oggidì: la voce di Brullo
Davide Bregola non si lascia incantare dallo stereotipo più diffuso, secondo il quale lo scrittore scrive “per necessità” – affermazione che significa tutto e nulla…
Perché scrivi?
Ho avuto diverse fasi nella mia vita in cui la scrittura ha preso nuovi e diversi significati. Una volta, diversi anni fa, dicevo che scrivevo per necessità. Fondamentalmente lo dicevo perché faceva effetto ed era sufficientemente nebuloso da significare molto o nulla. Continua a leggere
Alla ricerca dell’equilibrio tra l’amore per la parola (potenza narrativa) e l’amore per i personaggi (forza emotiva), Giorgio Fontana risponde alle nostre domandine impertinenti
Perché scrivi?
Eh, saperlo. Alla fine sono arrivato a questa conclusione: scrivo perché è il mio modo fondamentale di rapportarmi alla realtà — sia esistenzialmente che eticamente. È il mio modo di mettere insieme i pezzi, e di porgere questo insieme ad altri. Continua a leggere
https://www.andreatemporelli.com/wp-content/uploads/2018/06/Fontana-Buoni-propositi-per-lanno-nuovo-dettaglio-copertina.jpg653800Andrea Temporellihttps://www.andreatemporelli.com/wp-content/uploads/2015/09/andrea-temporelli-logo-header-website.pngAndrea Temporelli2018-06-13 07:00:392024-06-19 23:42:31Narrativa d’oggidì: Giorgio Fontana
Tocca a Flavio Santi portarci all’interno della propria officina. Dopo Omero, sostiene, nessuno può pretendere di esorbitare rispetto alla propria realtà contemporanea.
Con quale candore Marco Candida confessa che la scrittura è una forma di preghiera, perché l’autore è una spugna di silenzio che s’imbeve del mondo…
Perché scrivi?
Qualche giorno fa sono stato a una seduta di yoga. Era una cosa che volevo fare da parecchio e qui a Grand Forks North Dakota dove attualmente vivo mi si è presentata finalmente l’opportunità. Credo si trattasse di meditazione e non proprio yoga, c’era comunque da sedersi e stare per lo più in silenzio, respirare, ascoltare se stessi, ascoltare il proprio respiro, concentrarsi, quelle cose lì. Ho scoperto di non essere tagliato a farlo. Semplicemente non lo sopportavo. Non ce la facevo. Voglio dire, il silenzio e tutto il resto. Continua a leggere
https://www.andreatemporelli.com/wp-content/uploads/2018/06/MC.jpg890800Andrea Temporellihttps://www.andreatemporelli.com/wp-content/uploads/2015/09/andrea-temporelli-logo-header-website.pngAndrea Temporelli2018-06-07 07:00:072020-05-07 19:38:14Narrativa d’oggidì: Marco Candida
Ade Zeno ci ricorda l’arte dell’eccesso, il coraggio di imporre la propria fantasia, il fastidio e il dolore che costellano la via per raggiungere una paradossale leggerezza
Perché scrivi?
Fondamentalmente per due motivi. Il primo è imputabile al mio essere dispettoso. L’idea di imporre la mia scrittura, le mie storie, i miei immaginari a una (per altro assai esigua) massa di perfetti sconosciuti mi colma di piacere perverso. Chi mi frequenta sa quanto io goda subdolamente nel procurare fastidio al mio prossimo. Niente di irreparabile, comunque. Sono un tipo abbastanza educato, alla fine provo sempre a farmi perdonare. Il secondo motivo, molto meno importante del primo, riguarda invece la necessità di provare a me stesso che sono ancora vivo. Condivido spesso l’illusione che ai morti non sia concesso scrivere. Continua a leggere
Dalla casa editrice di tendenza Minimum Fax all’istituzione del Salone del libro; da Roma a Torino: parla Nicola Lagioia, un primo della classe che si mette in gioco per diventare un fuoriclasse
Perché scrivi?
Lo scrittore per me è qualcosa a metà tra l’esorcista e lo scienziato: ci si confronta con un demone a cui apparteniamo per privilegio di nascita o perlomeno d’infanzia, e nello stesso tempo si tenta di scoprire qualcosa a proposito del caos del mondo esterno. La relatività ristretta non esisteva prima di Einstein e la stessa cosa si può dire del bovarismo prima di Flaubert. Non è vero. Sia la relatività ristretta che il bovarismo già esistevano, indipendentemente da Einstein e Flaubert. Solo, non erano ancora stati trovati. Continua a leggere
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