Le mappe concettuali
Ho già parlato delle mappe concettuali e soprattutto ho registrato alcune videolezioni per dimostrare attraverso la pratica l’efficacia di questo strumento didattico.
Gli insegnanti tuttavia sono ancora molto pigri a farne esperienza. Le tollerano, le sollecitano negli alunni, le indicano nelle pagine dei libri (belle e preconfezionate, come tutto il sapere “disciplinare”…), si giustificano affermando che da una vita loro fanno schemi alla lavagna, inconsapevoli che uno schema è altra cosa e, soprattutto, l’improvvisazione è utilissima e sacrosanta ma, come in poesia, serve dopo tanta, tanta preparazione. Sono effettivamente curioso di verificare, all’interno della sezione sperimentale di cui mi sto occupando, quale effetto avrà sui miei studenti nell’arco di un lavoro triennale l’uso costante di questo strumento.
Quali siano comunque, nella teoria, i punti di forza di una didattica che ricorra regolarmente all’uso di mappe concettuali, li indico direttamente nelle diapositive che potete avviare qui sotto.
Oggetto: diapositive che presentano le caratteristiche della mappa concettuale.
Destinatari: docenti di ogni ordine e grado, studenti a partire dalla scuola secondaria.
Osservazioni: le slide cercano di chiarire in modo elementare le differenze tra schema, mappa concettuale e mappa mentale.
Aggiornamento: ottobre 2017
AVVIA LA PRESENTAZIONE (si ricorda poi di digitare su “Avvia presentazione” in alto a destra)
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!