Un passo oltre l’inizio

 

Chi soffre non è profondo
M. De Angelis

Ricapitoliamo, ancora una volta, la situazione.
I poeti non credono nella parola, ma nel prestigio editoriale. Continua a leggere

THE LONELY TREE, di Wanda D'Onofrio, fotografia digitale, 40x30 cm

Cercansi opere di solitudine e profezia

(L’opera scelta come copertina è di Wanda D’Onofrio.
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Se un uomo rinuncia alla poesia per il potere,
avrà molto potere.

Se un uomo si vanta delle sue poesie,
verrà amato dai cretini. Continua a leggere

Quiz di Ferragosto

Per Ferragosto vi propongo il giochino che ho inserito nel mio romanzo. Viene dal capitoletto Di un enigma, di alcune comparse e della voce che tormenta Laura, con cui si apre la seconda parte. Riuscite a trovare la soluzione?

Max era nel suo studio, con un giornale in mano, concentrato sulle sue faccende e con un’aria piuttosto depressa. Come al solito, del resto. La casa era in ordine, pulita. Laura si abbandonò sulla poltroncina.
Prese in mano una rivista, cercando il modo di ingannare il tempo. Si soffermò su un gioco: Continua a leggere

Luce oltre il tunnel, di Francesca Bersani, 2011

Saluto agli amici e ai nemici

(L’opera scelta come copertina è di Francesca Bersani.
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Questa poesia era rimasta esclusa da Il cielo di Marte. Resterà fra i miei versi apocrifi, testi formalmente incompiuti, ma con un’anima irredenta che ancora mi tormenta, come un fantasma

SALUTO AGLI AMICI E AI NEMICI

Quello che va coi suoi amici di vento
e vede superarsi
e riconosce gente dalle spalle
che fino a ieri diceva: «divento
colui al quale affidarsi», Continua a leggere

The Clown - Part IV, di Stefano Bonazzi (Digital composition printed on photographic fine art paper. Frame, Size 70 x 100 cm)

La cultura non è spettacolo

(L’opera scelta come copertina è di Stefano Bonazzi.
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La vita di uno scrittore è molto vulnerabile, quasi nuda. Non dobbiamo piangerci sopra. Lo scrittore fa la sua scelta e a essa è vincolato. Ma è vero che si è esposti a ogni vento e che alcuni venti sono davvero gelidi. Si è isolati, e in una posizione non facile. Non si ha alcun riparo, alcuna protezione, a meno che non si menta, nel qual caso, ovviamente, ci si costruisce la propria protezione e, si potrebbe dire, si diventa un politico.
Harold Pinter Continua a leggere

L'eremita, di Salvatore Carvelli, acrilico, 25x50 cm

Liberarsi della letteratura

(L’opera scelta come copertina è di Salvatore Carvelli.
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Siamo sull’orlo di uno strappo. E ogni strappo costa sangue.
Questo Paese sta privando, se non l’ha già fatto, la mia generazione di un futuro. Il conto è salato, ma qualcuno, prima o poi, ce lo dovrà pagare.
Flavio Santi

Nel novembre del 2006 scrissi un editoriale che annunciava la fine di quella che qui abbiamo sempre chiamato opera comune. È rimasto inedito, giudicato inopportuno. Era invece solo intempestivo. Poi tutto è precipitato molto in fretta, purtroppo.

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Gli Amanti, disegno di Teresa Sarno, 21x29 cm

Amore e tradimento

(L’opera scelta come copertina è di Teresa Sarno.
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Anche questa è una scheggia che, durante il labor limae del mio romanzo, è finita in mezzo ad altro, fino a rimettersi in ordine qui.

L’amore porta in sé la propria fine come il frutto il seme. E la sua fine è la stanchezza, l’abitudine. Un amore eterno per sua natura non esiste, potrà essere semmai durevole, perché lenta sarà l’esplorazione dell’estraneità. L’amore è effimero perché il sacro si può profanare, ma non possedere e preservare allo stesso tempo. Il sacro profanato non è più sacro. L’erotismo, invece, sa bene che è necessario mutare oggetto, per ripristinare il movimento verso il mistero. Continua a leggere

Il fuoco della dea mi pervade, di Kumudra (olio, 100x140x3 cm)

Non con minore energia

(L’opera scelta come copertina è di Kumudra.
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Nel novembre del 2006 scrissi il testo che compare qui sotto. Doveva diventare un editoriale di Atelier, ma è rimasto inedito, prima di entrare ora negli Smarcamenti.

Il lavoro è appena iniziato, le linee delineate esigono l’experimentum crucis, un’azione che è “verifica” nel senso etimologico del termine, verum facere, inverare o smentire.
G. Ladolfi

Inutile negarlo: l’opera comune è finita. L’età è stata fatta fiammare, e bene, per quel che si è potuto. Inutile cercare di mantenere un profilo indistinto, di gruppo: ormai ci conoscono per nome e soprannome. La giovinezza non può essere eterna. Amen. Continua a leggere

Manifesto pubblicitario del Liquore Strega risalente al 1902

Sui premi letterari

Prima o poi, magari, racconterò due o tre aneddoti che mi riguardano sui premi letterari. Intanto, però, sull’argomento ho già messo a confronto due personaggi di Tutte le voci di questo aldilà. La scena si svolge nella parte quarta del romanzo, in occasione del grande convegno organizzato per indurre Davide alla pubblicazione del suo capolavoro, ma che produrrà la manifestazione e l’intreccio di varie storie d’amore.

Le varie amenità di cui si discusse in sala furono, ovviamente, le più disparate. Mario Bètuda e Emilio Buarotti si scoprirono di vedute opposte, per esempio, anche in merito ai premi letterari.

«Mi hanno detto che hai vinto il Viareggio, con il tuo libro. Complimenti», ruppe un momento di silenzio al suo tavolo il Buarotti, rivolgendosi al poeta.

«Grazie. Ma non sono andato a ritirarlo.» Continua a leggere

Will to fly, di Montserrat Diaz, fotografia digitale, 22x30 cm

La città, Davide, Elisa

(L’opera scelta come copertina è di Montserrat Diaz.
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Confesso che rinunciare a questo brano del mio romanzo è stato un bel sacrificio…

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