Tag Archivio per: POESIA CONTEMPORANEA

Diversi, di Laura Gasparini

Una solitudine popolosa

(L’opera scelta come copertina – cliccare sull’immagine per la visualizzazione completa – è di Laura Gasparini)

Popolazioni di parole che crescono
sulle persone della mia vita

scrivere è sognare i propri
se stessi senza peso
sognare un simile.

Lasciarsi addormentare
su un mezzo pubblico.

(di Roberta Castoldi) Continua a leggere

Mario Luzi, disegno (dettaglio) di Paola Imposimato

Un ricordo personale di Luzi

Mario Luzi è morto il 28 febbraio del 2005. Allora scrissi una paginetta per il sito della mia scuola, che vi ripropongo. Spiego quali siano stati i miei rapporti con il poeta e soprattutto i motivi che mi hanno suggerito di defilarmi, fra i tanti che si annoveravano fra i suoi discepoli.

(L’opera scelta come copertina – cliccare sull’immagine per la visualizzazione completa – è un disegno di Paola Imposimato)

(Clicca qui per tornare alla “home page” con tutti i materiali su Luzi)

Questa mattina suggerivo ai miei alunni di recuperare un giornale per raccogliere gli articoli sulla morte di Mario Luzi, autore che presto tratteremo. E ne approfittavo per spiegare loro che cosa si intende, in ambito giornalistico, per “coccodrillo” (in gergo, l’articolo di commemorazione di un personaggio famoso, spesso preparato molto prima della sua morte). Continua a leggere

Castelporziano, Festival 1979

La giornata mondiale della poesia

È primavera, amici, sbocciano i fiori, la luce risveglia la vita in ogni anfratto del mondo, gli uccellini cominciano a cantare… Ed è anche la Giornata Mondiale della Poesia, come ha decretato l’Unesco. Allora, almeno una volta all’anno, senza troppi imbarazzi, mettiamoci in fila per salire sul palco, prendere il microfono e magnificare le bellezze del creato, della vita, dei buoni sentimenti che ci ispirano…

Come non risultare snob nell’affermare apertamente che, a me, la Giornata Mondiale della Poesia sembra una Mondiale Cavolata?

Per carità, se vi serve mettere un appunto sul diario con scritto: “È l’ora della tua buona azione quotidiana” – se vi serve questo appunto, per compiere davvero una buona azione, prendete appunti, lasciate trillare i promemoria sui vostri cellulari, fatevi un nodo alla lingua. Se vi serve la retorica della poesia per cercare un libro di versi, ecco, oggi è il giorno giusto. Speriamo almeno che finiate per cercare della poesia buona, non il solito poeticume. Io, per me, rileggo la provocazione di Davide Brullo (apparsa ieri su “Libero”): Continua a leggere

L'arca di Noè di Lorenzo Perrone

Il canone del Novecento

(L’opera scelta come copertina – cliccare sull’immagine per la visualizzazione completa – è di Lorenzo Perrone)

A proposito di Luzi, si accennava al canone del Novecento. Affermare che il poeta fiorentino è un punto fermo tra i “classici” contemporanei era in fondo una provocazione, perché a tutti è noto quanto sia arduo stabilire gli autori “da antologia scolastica” fra i protagonisti della letteratura di fine Novecento, senza nemmeno pretendere di arrivare al primo decennio del nostro secolo.

Qualche tempo fa, in modo semiserio, avevo proposto il mio canone privato. Oggi rivedrei sicuramente qualcosa, ci sono autori che adesso mi sembrano sopravvalutati e altri che rivaluterei; tuttavia, a grandi linee, mi sembra di poter sottoscrivere ancora questo ragionamento. Continua a leggere

Mario Luzi

Mario Luzi

In Quinta Ginnasio in questi giorni sto parlando di Mario Luzi.

Siamo partiti con un percorso che andava dalla canzone contemporanea alla scrittura in versi, per scoprire la differenza tra poeticità (o poetLuzi con Ateliericume, come di solito dico) e la vera poesia; ci siamo concentrati sulle caratteristiche del testo poetico, ripercorrendo anche le figure retoriche; abbiamo infine definito un metodo di analisi della poesia. In questo percorso abbiamo già toccato diversi autori, cercando di definirne un nucleo ideale, un nocciolo poetico e problematico con cui metterci in relazione. Prima di dedicarci, nell’ultima parte dell’anno, alla storia della letteratura (cominciando in effetti il programma del triennio), affronteremo dunque un autore dal lungo percorso, che ci permetterà di attraversare un po’ tutto il Novecento. Continua a leggere

Normal Madness, di Maurizio Milanesio

I poeti sono tutti pazzi

(L’opera scelta come copertina – cliccare sull’immagine per la visualizzazione completa –
è di Maurizio Milanesio. La riproduzione è vietata)

Il mio romanzo, che intreccia varie storie d’amore, dominate da due vicende, una relativa a una coppia di sposi senza figli e l’altra con protagonisti due giovani, si apre con un prologo e si chiude con un epilogo, che rispetto alla storia si pongono come delle specie di ali, in cui si sviluppano dei ragionamenti sull’attività poetica. Vi propongo qui di seguito il Prologo.

Dove si allerta il lettore intorno al male della poesia e alle follie degli scrittori, mettendolo duramente alla prova, per iniziarlo alle amene vicende del presente libro

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nuvole e montagne

Laddove non esistono che nuvole. Sulla poesia di Di Palmo

Se dovessimo impostare il discorso in termini retorici potremmo dire che la dispositio scelta da Pasquale Di Palmo per il suo recente volume di poesia Trittico del distacco (Passigli 2015) segue un criterio “omerico” o “nestoriano”. Delle tre sezioni del libro, infatti, la più convincente è quella centrale (si intitola Centro Alzheimer), che fa da perno alle altre. Potremmo anzi arrivare a dire che si tratti dell’unica vera sezione di poesie del libro: non solo perché la terza (I panneggi della pietà) è composta esplicitamente da prose, ma perché anche la prima (Addio a Mirco), per quanto ricorra alla versificazione, si adagia su una sintassi e su una trasparenza semantica tali da rivendicare (a parte rari scatti) una pronuncia piana. Continua a leggere

L'indiscreta

I poeti sono pettegoli

Questo è un editoriale del 2004. Chissà se da allora le cose sono cambiate…

Ci vuole un secolo o quasi
– fiammeggiava Ungaretti sulla porta
della Galleria Apollinaire –
ci vuole tutta la fatica tutto il male
tutto il sangue marcio
tutto il sangue limpido
di un secolo per farne uno… Continua a leggere

Sipario (particolare), di Giuliana Iannotti

La poesia di Franco Acquaviva

È da poco uscita la raccolta d’esordio di Franco Acquaviva, edita da Ladolfi Editore. Si intitola Teatro nelle fibre del corpo e già questa sigla è una dichiarazione di poetica. Franco è un caro amico e in questi anni ho avuto modo di conoscerlo. Mi ha tirato però un brutto scherzo chiedendomi di introdurre il suo libro, per due buone ragioni. Anzitutto, proprio la vicinanza crea spesso un’interferenza, anche se, ovviamente, concede pure certi vantaggi. Ma, soprattutto, io odio le prefazioni e non credo di saperne scrivere di particolarmente adatte. Non ho saputo, comunque dirgli di no, quindi mi sono cimentato in questo ruolo ingombrante. Fatto sta che il suo libro è proprio bello e meriterebbe attenzione: se non riescono, le mie parole, a suscitare il vostro interesse, sono certo che ci riusciranno le poesie che ho scelto per farvi tastare la qualità dell’opera. Continua a leggere

Humanitas, grafite su tavola (2014), 105 x 69 cm, di Massimo Ezio Domenico Costanzo

La calda mano degli altri (sulla poesia di Alberto Toni)

Per varie ragioni, non seguo più con la costanza che avevo qualche anno fa la poesia contemporanea, ma mi piace segnalare l’uscita di un nuovo libro di Alberto Toni, Vivo così. Si tratta di un volume che Pierangela Rossi ha definito «elusivo, come del resto è nelle esplicite intenzioni dell’autore».  La poesia deve mantenere pur sempre quell’elemento di segreto, come ricordava Ungaretti, che però non è trucco letterario, posa, ma necessità vitale, postura discreta e responsabile rispetto alla realtà: «Vivo così: d’attesa, / spergiurando su cosa mai può essere: / cuculo, tortora d’attesa. Oscilla il lume, / la calda mano degli altri»

Di questo poeta, però, mi ero occupato a suo tempo, in un saggio incluso nei Poeti del limbo. Mi sembra l’occasione giusta per rileggerlo: Continua a leggere